Il Mostro di Firenze – Parte Prima

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Le otto notti di novilunio – Introduzione al Caso

Per l’introduzione a questa analisi ho volutamente inserito una delle immagini più significative della vicenda: Winchester calibro 22, “serie H”… così i giornalisti ci hanno sempre “abituato” a classificare la “munizione incriminata”… ovviamente chi ha coniato il fortunatissimo termine”serie H” di armi e munizioni, come si dice in genere, non ne capiva una “H”… ma va bene così, siamo ormai temprati a questo!
Quando nel ’94 (si, a 14 anni!) ho iniziato a frequentare i poligoni di tiro ovviamente, da “giovincello curioso” ed appassionato del caso, vedendo qualcuno utilizzare munizionamento Winchester, ero sempre lì pronto a cercare sui bossoli la fantomatica “H”… porca miseria, trovavo rombi, “W”, anche “X”, ma ‘sta benedetta “H” non veniva mai fuori; adesso non ricordo la data esatta, tanto meno l’anno… beh, un pelino di barbetta però l’avevo quando mi trovai tra le mani un bossolo calibro 22 con una bella “H” sul fondello… e cosa fai? Chiedi a chi le ha sparate dove le ha prese!
IO – Mi scusi, posso farle una domanda; dove ha acquistato queste cartucce?
IL TIRATORE – Non ricordo, sono anni che le ho dentro!
Rabbia, rabbia, RABBIA!!! Ma come, ero lì pronto a trovare la “grande soluzione” e questo qui non si ricordava nemmeno dove aveva preso le Winchester “serie H“?… Mica ha comprato scatolette di tonno!!!
Tra me e me pensai che il tizio non mi aveva voluto dir nulla perché aveva il carbone bagnato, ma che fare? Dove cercare? All’epoca avevo due Commodore 64, un Amiga 500 e di internet non se ne parlava proprio… enciclopedia, giornali, biblioteca (quanto rompevo le scatole con le richieste d’acquisto!), punto.
A darmi l’illuminazione su come stessi sbagliando tutto a monte furono le immagini contenute in un libro in lingua inglese a casa di un amico di mio Papà… cosa vuol dire questa tabella qui???
Rimfire Headstamp Huide – di G. Kass / R. Merchant – cap. Winchester
http://22box-id.com/USA/Winchester.pdf

[…] In June 1858, the new company took over the former premises of the Volcanic Repeating Arms Co.with O.F. Winchester as the president and B. Tyler Henry as the shop supervisor. […] To honor Henry for his work, all Winchester rimfire cartridges carry an “H” headstamp even today and the first products of the New Haven Arms Co. were called the “Henry Rifles

Quindi non esiste alcuna serie “H”! In onore a questo Henry venne stampata la “H” sulle cartucce rimfire (come ad esempio la 22 L.R.).
Ma se già abbiamo un’informazione sbagliata su un dettaglio fondamentale come la munizione impiegata, vuoi mettere che sarebbe il caso di analizzare meglio il tutto?




I delitti del mostro

Tutti noi ricorderemo certamente il caso de “Il Mostro di Firenze“, uno di quei casi italiani che, come purtroppo spesso accade, ha una “bella” soluzione di comodo che piace a tutti:
  • Otto duplici delitti dal 1968 al 1985 commessi nelle campagne di Firenze, tra “ipotesi esoteriche” e notti di novilunio;
  • Stessa arma (forse), Beretta serie 70 (in alcuni documenti ufficiali 73, in altri 74);
  • Due differenti tipologie di munizioni (altro che serie “H”);
  • Quasi cinquant’anni d’indagini (!!!);
  • Un mostro, Pietro Pacciani, e due complici, Mario Vanni e Giancarlo Lotti (i Compagni di Merende);
  • E molto altro ancora…
Già, perché i nomi che graviteranno in questo mezzo secolo intorno alla vicenda saranno decine e decine, con un’Ouverture del “calibro” di Antonino Caponnetto, così come anche le vittime non si limiteranno solamente alle canoniche 16, direttamente attribuibili alla mano del mostro.
Oggi è il 31 dicembre… non è il caso di intraprendere cammini tortuosi; stranamente chiudo qui questa breve introduzione rimandando il lettore al prossimo appuntamento con l’analisi oggettiva del primo duplice omicidio.
Auguro a tutti un felice 2017.

Il Mostro di Firenze

  • Parte I – Introduzione al Caso

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