“Polveri da ricarica”… perché non chiedere anche a Trauzl?

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in: Esplosivistica, Ricarica

Aggiornato al 07/04/2018

Da ricaricatore ricaricatore, posso farti una domanda?
In base a quali elementi scegli la “polvere da lancio” per la ricarica (NON chiamiamola da sparo, quella è un’altra cosa)?

Singola o doppia base?
Morfologia e quindi “dosabilità”?
Il tanto amato “sentito dire” o, in alcuni casi deleterio, “letto su internet”?

Vivendo il mondo dei poligoni, in pienissima spending review, nel 90% dei casi (ad esser “buonisti”) il fattore principale è uno… quella che costa meno!

Pacifico, il “barattolo” magari costa meno… ma alla fine dei conti, valutando la resa, sarà costata veramente meno?

Proprio sul principio del “costa meno” negli ultimi vent’anni abbiamo assistito all’adattamento “su pistola” (ad esempio) di specifiche polveri per il caricamento delle munizioni per fucili ad anima liscia.
Un esempio per tutti? La celeberrima GM3! (scheda tecnica della “nuova versione” al seguente link)

Ti sei mai chiesto in base a quali criteri si ottengono le tabelle di ricarica e/o gli eventuali adattamenti ad altre “destinazioni” (quando possibili)?

L’importanza della “morfologia”

Chi “ricarica” sa benissimo che sono molte le “forme” della polvere da lancio… granulare, sferoidale, cilindrica (detta anche “tubetti” o “tubolare”)… tutto fuorché la reale forma “polverulenta”.

In termini di scelte poi, non sempre vengono valutate le reali caratteristiche del propellente; spesso infatti si sente dire “no, lamellare no… il mio dosatore non è preciso con la lamellare“… e quindi si sceglie o si scarta una determinata polvere in base al proprio dosatore… ma “la forma” non è soltanto questo!

Mettiamo da parte i tecnicismi e prendiamo un esempio molto pratico… un elenco telefonico lo conosciamo tutti, giusto?

Prova a dar fuoco all’elenco chiuso con un semplice accendino… non riesci?
Strano, eppure la carta di cui è composto è un combustibile.

Ok… strappiamo soltanto un foglio… stesso esperimento… adesso il foglio brucia!
Osserva il tempo che impiega il foglio a trasformarsi in cenere…

Strappiamo un altro foglio e questa volta lo accartocciamo senza comprimerlo troppo… accendino… fuoco… quanto tempo adesso “carta / cenere”?

Altro foglio ancora… accartocciato e ben compresso… accendino… fuoco… quanto tempo?

Mettendo da parte il caso dell’elenco telefonico “intero e chiuso”, negli altri tre esperimenti abbiamo tre valori differenti, eppure è sempre carta, stesse dimensioni e stesso peso… con diversa morfologia.

Abbastanza riduttivo ed elementare come esempio… ma iniziamo a dare la giusta importanza anche alle “forme” e non soltanto ai dosatori…




Volumetria

Palermo – Scuola Media Statale “Alberico Gentili” – Lezione di “educazione tecnica” – Anno scolastico 1990/1991
Prof. Porcedda

Intento a tenere lo stagno mentre il Professore mi insegnava a saldare un circuito realizzato con fotoincisione, ad un certo punto la domanda:

Milazzo, pesa più un chilo di paglia oppure un chilo di piombo?

Cosa risponde un bambino di 10 anni (IO)? Un chilo di piombo!

E la punta del saltatore toccò “accidentalmente” il dorso della mia mano destra…

Ah se accadesse oggi una cosa del genere… di sicuro telegiornali, denunce, talk show, baschi verdi, etc. etc… eppure io non lo dissi mai a casa anzi, “bruciatura alla mano”, capii subito la fesseria che avevo detto ed ho IMPARATO!

Assodato che peso e volume sono due cose differenti, “tranne” che per l’acqua (in un certo senso), andiamo adesso ad analizzare il volume delle polveri da lancio.

Per non dilungarmi troppo con il nozionismo da scuola media (appunto) prendiamo come campione tra differenti polveri da lancio in commercio:

  • Fiocchi, Frex Rossa (tubolare);
  • Explosia (NSI), SIPE-N (lamellare);
  • Vihtavuori, N120 (tubolare).

Lo so benissimo, sono polveri diverse per impieghi diversi… osserviamo…

Ok, i barattoli son belli, cosa osserviamo?

Hai ragione… dato che dobbiamo chiedere aiuto a Trauzl, teniamo sempre “per buoni” i dati che il buon Trauzl impartisce nel “proprio” metodo scientifico… 10 grammi… osserviamo e valutiamo la volumetria di un campione di 10 grammi di polvere prelevato da ciascuno dei tre barattoli.

Perfetto… a questo punto non resta che trovare il volume… come fare?

E qui i “puristi” storceranno un po’ il naso… eppure bastano due provette identiche, la santa forza di gravità e… l’acqua!

Nella prima provetta si versano (in caduta, per gravità, senza alcuna compressione quindi) i 10 grammi di polvere mentre nella seconda della comunissima acqua (H2O) fino a raggiungere il livello identico a quello dello polvere.

Al fine di ottenere un risultato degno di “rigore scientifico” per questa operazione è opportuno porre come sfondo della carta millimetrata… per esigenze “fotografiche”, chiedo scusa, ma non l’ho potuto fare.

Adesso, per ottenere il volume, non resta che pesare l’acqua contenuta nella seconda provetta.

Partendo dall’assunto che alla temperatura di 4°C:

  • 1 m3 di acqua pesa 1000 chilogrammi;
  • 1 m3 di acqua è pari a 1000 litri…

…la conversione è semplicissima… la Frex Rossa esaminata ha un peso di 14,24 grammi, pari ossia al volume di 14,24 ml e/o 14,24 cm3!

Frex RossaSIPE-NN120
Peso14,24 g13,61 g10,84 g
Volume14,24 ml13,61 ml10,84 ml
14,24 cm313,61 cm310,84 cm3

Trauzl ci arriviamo presto… riprendendo l’aneddoto del Prof. Porcedda, nel nostro caso la Frex Rossa rappresenta la paglia, perché occupa più “spazio”, mentre la N120 il piombo… “paglia e piombo” applicati alla ricarica domestica 🙂

Nel caricamento delle munizioni per arma lunga, sia essa liscia che rigata, non dovrebbe essere una valutazione tanto inutile…




Cosa ci può dire Trauzl ed il suo “blocco”

Chi era Isidor Trauzl?
No, non ti racconto la sua storia, per questo c’è Wikipedia (link)… dedicò la sua vita allo studio degli esplosivi… definiamola quindi una fonte “abbastanza” autorevole.

Oltre ad essere noto per la stesura del “Die Dynamite und ihre Anwendung in der Landwirthschaft” (trad. La dinamite e la sua applicazione in agricoltura), tutti gli studiosi ed appassionati di esplosivistica lo ricordano per il metodo scientifico, codificato nel 1903, al fine di analizzare e valutare gli effetti terminali degli esplosivi, noto appunto come valutazione (o saggio) del Blocco di Trauzl.

Preso un cilindro di piombo puro (99%), aventi altezza e diametro pari a 200 mm, viene praticato allo stesso un foro coassiale del diametro di 25 mm, profondo 125 mm…

Volume del foro (anch’esso un “cilindro”) = π × r2 × h

…dal volume esatto quindi di 61,35923 cm3, ai fini pratici (ammessi dall’intera Comunità Scientifica) valutato nei soli 61 cm3.

All’interno del foro viene inserita la sostanza esplodente in esame nel quantitativo di 10 grammi, sormontata da sabbia, e fatta brillare mediante detonatore.

In seguito all’esplosione il foro originario di 61 cm3 presenterà ovviamente un ulteriore svasamento.

Misurando la quantità d’acqua presente nella cavità, sottratto il volume iniziale, il valore ottenuto viene detto Numero di Trauzl.

Esempio… polvere nera (nella composizione originale 75-15-10)… volume complessivo restituito 64 cm3, Numero di Trauzl 3 (64 – 61 = 3).




Quali “Numeri di Trauzl” si otterranno dalle moderne polveri nitriche?

Questo mio primo articolo nella sezione Esplosivistica ha un inizio certo, non un termine stabilito… leggi sempre in alto la data di aggiornamento… se studi questa materia non esiste un “termine ultimo”… la tua intera vita è un work in progress!  🙂 

Di seguito le sperimentazioni condotte e le relative risultanti.

StatoNumero di TrauzlArticolo sull’esperimento
Explosia (NSI) SIPE-NIn Corso
Fiocchi Frex Green (Verde)In Corso
Fiocchi Frex Grey (Grigia)In Corso
Fiocchi Frex Purple (Viola) In Corso
Fiocchi Frex Red (Rossa)In Corso
Fiocchi Frex Yellow (Gialla)In Corso
Vectan (NSI) GM3 “New” (Nuova)In Corso
Vihtavuori N120In Corso

 

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