Tutto è moda, anche il “Terrorismo”.

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A due anni dall’entrata in vigore del “Decreto Antiterrorismo” analizziamone insieme risultati e “strascichi”…

Cosa ritrae quest’immagine?

Pacifico, uomini ed armi… e questa potrebbe essere la più “bambinesca” ed innocente delle descrizioni.

Mettiamo allora che a descrivere sia un tecnico della materia: “Trattasi di quattro soggetti in età ed atteggiamento militare, con il volto coperto, immortalati nell’atto del brandire…

Stessa immagine, stesso scenario… a descrivere magari chi ha il compito di informare NON tecnici“: titolo “Troppe armi in giro. Corriamo ai ripari!“, sottotitolo “Il terrorismo internazionale costituisce una reale minaccia. Occorrono nuove leggi in materia di armi…”

Alla fine, cosa fa notizia?

L’elemento tecnico, logico ed oggettivo o ciò di cui ci si è tanto prodigati a trasmettere?

Vuoi che non ci siano “risposte” a determinate “notizie“?

Già nel 2015 ne abbiamo visto “una bella grossa” di risposta… ma procediamo con ordine…




Un paio di giorni fa un lettore mi inoltra privatamente quest’altra di “immagine”… attenzione, mi sono premurato di nascondere ogni riferimento che possa ricondurre alla collocazione geografica di questo “particolare decreto“.

Puoi leggere anche tu, secondo capoverso, quarto rigo… ecco che il “terrorismo” entra in scena:

[…] gravissimi episodi di terrorismo internazionale […]

Quindi, la storia è questa:

  • C’è la delinquenza?
  • C’è il terrorismo?

La soluzione è semplicissima: Guardie Particolari Giurate e titolari di licenza di Porto d’Armi per “Difesa Personale” NON devono poter acquistare più di 50 (CINQUANTA) munizioni per “arma corta” l’anno.

Ma come? Non li hai riconosciuti anche TU?

Quello a sinistra è “Matteo”… la Guardia Giurata che dal lunedì al venerdì monta di servizio nella filiale vicino casa tua e che, per arrotondare lo stipendio (alquanto indegno), si fa anche un paio di “zone” quando capita (dicesi “zona” la ronda notturna delle GPG).

A destra invece “Giovanni”! Ma si, Giovanni!

Il Farmacista che, per il suo particolare “status”, ha sempre le Forze dell’Ordine in farmacia… se l’è proprio vista brutta l’ultima volta Giovanni… pensa che lo Stato Italiano gli ha anche dato il Porto d’Armi per DIFESA PERSONALE!!!




So benissimo che i due in foto NON sono “Matteo” e “Giovanni”…

Una domanda però è quasi doverosa farla (una?!!): se questa gente, parlando quindi di GPG e “Titolati“, sono il vero problema Terrorismo e Criminalità, cava via tutto, armi e licenze di Pubblica Sicurezza!

Problema risolto e si dorme tutti più tranquilli! NO?

E mentendo spudoratamente (avevo detto solo una) ne avrei un’altra di domanda: i Cittadini Italiani ONESTI che legittimamente detengono ed impiegano armi… e quando si dice “legittimamente” vuol dire che TU Stato vagli la richiesta ed autorizzi… NON dovrebbero essere anche esperti nel maneggio?

Da quel che si può apprezzare da questo “particolare decreto” l’esperienza è limitata ad un acquisto di 50 (CINQUANTA) colpi l’anno.

Guardie Giurate, titolari di licenza di Porto “di pistola” e, per NON far torto a nessuno… estendiamo il limite a tutti i LEGALI Detentori!

Oh… proprio io NON mi dovrei lamentare… in quella Provincia i Periti Balistici, così come gli Agonisti, NON sono assoggettati da questa “ristrettezza”.

Ma se imponi il limite d’acquisto a 50 colpi l’anno, come farà il “terrorista” adesso?

Un militante talebano viene osservato da un militare americano mentre tiene in mano il suo AK-47. (Fonte IBT)

Eh… bella domanda!

Anche gli armieri, così come “Matteo” e “Giovanni”, sono gran brutte persone… quelli li addirittura se NON hai il Porto d’Armi NON ti vendono nulla!

Ma una pistoletta? Una fesseria qualsiasi per il prossimo attentato?

NO! O porto d’armi o nulla!

Ed allora i casi sono due: o questi provvedimenti, chiamiamoli “mediatici”, stanno prendendo di mira le persone sbagliate, oppure lo Stato Italiano sta elargendo licenze di Pubblica Sicurezza in maniera indiscriminata e senza alcun controllo (!!!).

Per quel che mi è dato sapere opterei per la prima ipotesi… ed in questo modo di problemi ne porti a casa due:

  1. il terrorismo rimane così com’è;
  2. hai gente armata, da te LEGALMENTE autorizzata, che NON sa utilizzare lo strumento che porta sulla propria persona… praticamente un pericolo pubblico!

Complimenti, al problema che già c’era ne abbiamo aggiunto uno nuovo, tutto Made in Italy però… questo di “internazionale” NON ha nulla!

Non voglio essere io adesso a svelare “i segreti di pulcinella”, ma le armi, così come le munizioni, se le vuoi acquistare illegalmente… beh… NON vai di sicuro dall’armiere.

E se lo faccio “illegalmente”, ne compro 50 o 50.000? Tanto… NON andranno denunciate quelle…

A detta della IBT (International Business Times), proprio le munizioni costano pochissimo!!!

Se vuoi rimanere nell’era di internet, deep web… ti dice nulla?

Altro che 50 munizioni l’anno!




Il decreto d’urgenza antiterrorismo… due anni dopo.

Se nel 2017 possiamo apprezzare Diktat come questi le motivazioni sono molteplici… dai… non sono l’unico ad avere la TV in casa, anche tu sicuramente hai sentito quanto si parla perora di armi… armi e legittima difesa, armi e terrorismo, armi e caffè, armi e cappuccino… praticamente NON è rimasto un solo conduttore televisivo che NON abbia da “analizzare” dicendo la sua… con quali strumenti?

Personalmente NON mi permetterei mai di parlare di “astrofisica nucleare” NON avendo le benché minime cognizioni di sull’argomento… peccato NON tutti la pensino allo stesso modo.

Che si sarebbe arrivati a questo punto lo si poteva immaginare già da un po’; NON voglio essere io a scrivere quale sia la meta, ad ognuno le proprie conclusioni.

Nel 2015 però un evento epocale scosse il “nostro mondo”: il Decreto d’Urgenza Antiterrorismosi firma la sera, si applica l’indomani mattina… questo provvedimento avrebbe “sicuramente” combattuto in maniera drastica il terrorismo!

Tralasciando i commenti in diretta (privi di ogni fondamento reale) sulla pericolosità del calibro 6mm Flobert, una restrizione per tutte? B7!

Ti ricorda qualcosa?

Per chi negli ultimi due anni si è trovato fuori dal Bel Paese… con provvedimento d’urgenza TUTTE le armi “somiglianti” ad armi “automatiche”, un tempo classificate “armi da caccia”, diventano da un giorno all’altro “armi comuni”… ossia altre armi comuni da sparo per esser più precisi.

  • Impatto sul terrorismo? NULLO.
  • Impatto sulla criminalità? NULLO.
  • Impatto sull’economia? TRAGICO!

Strumenti da caccia che potevano avere (ad esempio) un valore di 1.000 euro da un giorno all’altro NON avranno più mercato!

NON sei un armiere? NON sei preoccupato del futuro di questo comparto economico?

Nessun problema… eccoti servito un altro esempio… i tuoi soldi (pubblici !) vengono destinati anche nel mandare avanti procedimenti INCONSISTENTI nei riguardi di chi ha il “caricatore da 16 colpi” montato su arma corta “comune”… ma oggi è legge e se NON lo sai è un tuo problema!

E sempre sui caricatori… moltiplica il numero delle ore lavorative, di ogni singolo “addetto” all’applicazione di una simile normativa, per il numero dei “casi possibili”, per il numero degli operatori presenti sul territorio nazionale… la cifra, così come lo spreco di risorse, sono ENORMI!

Controllo degli esplodenti? Ne vogliamo parlare?

L’Italia scopre il QR Code… un codice stampato sul barattolo di polvere da lancio per una migliore tracciabilità della sostanza esplodente… peccato che all’atto pratico NON serva a nulla e sia costata un bel po’ di soldi (pubblici) a tutti noi!

Solito discorso… “la polvere” l’acquisti con il “Porto d’Armi“…

E poi, per dirla tutta… a cosa servirebbe un esplodente a BASSISSIMO potenziale ad un terrorista?

Per il “classico I.E.D.” (Improvised Explosive Device = Ordigno Improvvisato) NON occorre il “Porto d’Armi” né sostanze particolari e/o proibite… NON soltanto gli U.S.A. ma tutto il mondo ricordano cosa possano fare gasolio e diserbante: 1995 Oklahoma City.




2015-2017: Risultanti e “strascichi”.

Purtroppo le previsioni per il nostro settore non sono delle più rosee; il Decreto Antiterrorismo del 2015 è stato soltanto il primo passo.

Come abbiamo modo di vedere nel quotidiano NON sono pochi i Pubblici Uffici che affrontano la problematica REALE del “terrorismo” restringendo ulteriormente i limiti delle Concessioni dei Cittadini Italiani Onesti.

Come sempre è richiesto un ulteriore sforzo, ma a noi soltanto il compito: affrontare con maturità e preparazione la materia… noi NON possiamo farci trovare impreparati!

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